I Carcano sono una famiglia nobile italiana, originaria di Milano.

Storia

Le origini della casata dei Carcano hanno memorie che risalgono all'anno 980, quando il conte Bonizzone (o Bonizzo o Bonizone o Amizone), signore di Castel Carcano e ricco e potente cittadino milanese, divenne governatore di Milano con pieni poteri per conto degli Ottoni. Bonizzone fece nominare il figlio Landolfo II da Carcano arcivescovo di Milano, il quale avrebbe poi assegnato ai suoi tre fratelli, rispettivamente, le pievi di Carcano, di Pirovano e di Melegnano. I Carcano riuscirono così in breve tempo ad accentrare nelle loro mani il potere, mettendo a capo di feudi figli, nipoti e alleati, prima di essere rovesciati da una rivolta popolare.

Tuttavia, fino alla metà del Duecento, risulta impossibile ricostruire adeguatamente la storia della casata sulla base di documentazione storica. Il primo personaggio chiaramente citato ed ascrivibile alla famiglia è una tale Beltramo, il quale fu podestà di Genova (1289) e di Bologna (1295) e redasse testamento nell'anno 1300. Beltramo ebbe tre nipoti, Corrado, Ardizzotto e Franciscolo, i quali divennero capostipiti di altrettanti rami della casata. Da Corrado discesero i Carcano di Nicorvo, i Carcano d'Arzago, i Carcano di Lomazzo ed i Carcano di Montaltino; da Ardizotto discendono i Carcano di Cantù e da Franciscolo i marchesi di Anzano.

La famiglia, ad ogni modo, era già stata citata nella matricola di Ottone Visconti del 1277. Essa vanta anche un beato, Michele Carcano, frate minore osservante e discendente da Corrado.

I Carcano di Lomazzo si estinsero nel XVII secolo; i Carcano di Nicorvo si originarono nel XVII secolo per matrimonio tra Giovanni Battista e Chiara Deidamia. Questo ramo della famiglia venne ammesso nel patriziato milanese.

Dai Carcano discendono le famiglie Sessa e Parravicini (o Paravicini o Paravicino). Il legame con quest'ultima sarebbe dimostrato dall'uso, da parte di entrambe le famiglie, del medesimo stemma (un cigno d'argento in campo rosso) con l'unica eccezione della scure dei Carcano. La famiglia Parravicini appartiene al rango cardinalizio, avendo dato i natali al Cardinale Ottavio Paravicini.

Secondo il cronachista Goffredo da Bussero, Bonizzone da Carcano sarebbe il capostipite non solo delle famiglie Carcano, Parravicini e Sessa, ma anche delle famiglie Luini, Castelletti, Pirovano, Mesenzana, Caspani e de Casternago. L'araldica fornisce un'ulteriore prova di questa ascendenza: nella maggior parte degli stemmi di queste famiglie compare infatti il cigno, emblema di casa Carcano. Tuttavia, il legame in questione sarebbe rigorosamente provato dai documenti solo per le famiglie Carcano, Parravicini e Sessa.

Carcano di Arzago

Il ramo dei Carcano di Arzago venne ammesso al patriziato milanese nel 1750. Tra i personaggi di maggior rilievo di questa ramificazione della casata citiamo Francesco Carcano, vivente nel XVIII secolo, il quale fu poeta e membro dell'Accademia dei Trasformati, nonché genero di Carlo Imbonati di cui aveva sposato nel 1775 la figlia Anna Maria.

A questo ramo appartenne anche Giulio Carcano che fu poeta, scrittore, patriota e senatore del Regno d'Italia.

Carcano di Anzano

Discendente da Franciscolo, il ramo di Anzano nacque con Carlo Camillo, che il 18 agosto 1684 venne investito del feudo di Anzano nel comasco. Suo figlio Luigi (†1727) fu membro del Senato milanese e nel 1714 ottenne dall'imperatore Carlo VI il titolo di marchese sul feudo paterno. Suo figlio Carlo Camillo (n. 1704), venne ammesso al patriziato cittadino nel 1737. Nel 1794, il marchese Alessandro Carcano fece progettare dall'architetto Leopoldo Pollack la Villa Carcano di Anzano del Parco.

Carcano Orrigoni

Dai Carcano di Cantù derivarono anche i Carcano Orrigoni con la figura di Giovanni Battista (1723-1774), medico di notevole fama, fratello di Carlo Barnaba (n. 1717) che fu canonico della collegiata di San Paolo di Cantù. La famiglia è a tutt'oggi fiorente.

Carcano di Trani

Fu questo un ramo della casata milanese dei Carcano che si trapiantò nel XVI secolo a Bari con la figura di Bernardino Carcano che vi sposò la nobile Ippolita Beltrani, della casata dei conti di Mesagne. La famiglia si spostò dal 1630 nella città di Trani e nel 1716 ottenne l'aggregazione alla nobiltà cittadina di Barletta. Nel 1858, Fabio, discendente di questo ramo, ottenne da re Ferdinando II delle Due Sicilie il titolo di duca di Montaltino.

Membri illustri

  • Landolfo II da Carcano (?-998), arcivescovo di Milano dal 979 al 998.
  • Michele Carcano (1427-1484), presbitero, religioso e predicatore italiano, oggi venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
  • Giovanni Pietro Carcano detto "il Riccio" (1559-1624), mercante di lana e banchiere. Fu grande benefattore dell'Ospedale Maggiore di Milano.
  • Francesco Carcano (1735-1794), scrittore, poeta e mecenate.
  • Giuseppe Carcano, fondatore nel 1803 del Teatro Carcano di Milano.
  • Giulio Carcano (1812-1884), politico, scrittore, giornalista e patriota. Fu senatore del Regno d'Italia.
  • Fabio Carcani di Montaltino (1824-1889), patriota e politico. Fu deputato del Regno d'Italia per otto legislature, dal 1865 al 1889.
  • Paolo Filiasi Carcano (1911-1977), 4º duca di Montaltino. Fu un eminente filosofo, rinomato per i suoi studi di fenomenologia, filosofia del linguaggio e più in generale di filosofia analitica.

Albero genealogico

Note

Bibliografia

  • N. Orsini de Marzo, I cavalieri del cigno, in Medioevo, XVIII, 226 (Novembre 2015), pp. 108-11
  • Matteo Turconi Sormani, Le grandi famiglie di Milano, Roma, 2015. ISBN 978-88-541-8714-6

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